martedì 29 maggio 2012

Il design della luce

Il tema dell'illuminazione è sempre stato visto dai nostri designer non come un semplice problema illuminotecnico, ma come un'occasione per realizzare segni immateriali, eventi emozionali vicini alla grande tradizione della pittura e della spiritualità italiana; interpretando la lampada come oggetto che produce luce ma anche ombre, penombre e tenebre. A differenza di altre culture, il nostro design ha conservato una visione dinamica, vitale e misteriosa dell'illuminazione, come sorpresa e gioco ambientale. A partire da Bruno Munari fino ai fratelli Castiglioni, il design italiano e le industrie del settore hanno occupato una leadership internazionale, che deriva proprio da questo approccio vitale, spesso ironico, alla luce. Raramente lussuosi, i prodotti del nostro light design sono presenza amiche, come folletti domestici, che illuminano la notte e scacciano i brutti sogni.
da: Andrea Branzi, Le 7 ossesioni del design italiano

venerdì 25 maggio 2012

Oltre Memphis rimangono i pensieri limpidi

Capita spesso di imbattersi, durante convegni e tavole rotonde, con architetti appartenuti al gruppo Memphis. Ora sono stati importanti, hanno segnato un'epoca, è indubbio ma ... ma basta! Guardiamo oltre, basta raccontare se stessi, quelle forme e quei colori, protagonisti troppo assoluti, se tolti da quel momento, necessario e vitale, di rottura. Non fraitendetemi, Sottsass rimane, sarà sempre, un grande maestro ma oltre che per Memphis, per il suo modo acuto e limpido di parlare di architettura anche quando scriveva di sassi, raggi di sole  o viaggi,  per i suoi pensieri che ti aprivano finestre improvvise sulla vita e sui suoi oggetti, case o prati che fossero. Avevi l'idea, ascoltandolo, che il mondo intorno gli corrispondesse in un contatto costruttivo, per nulla esasperato ma molto architettonico.

giovedì 24 maggio 2012

Relatori con autoritratto

... ma come si fa a iniziare e finire una relazione con un'immagine di sé? sia pure un sé giovane e quasi irriconoscibile? sia pure in una foto con pennellate d'artista?

venerdì 11 maggio 2012

Home sweet home

Penso che le case abbiano un'ostinata fissità muraria. Le case hanno più abitudini di chi le vive... Ci inducono ad acrobatici ritorni... avanti e indietro.
Alessandro Mendini,  Abitare 04 2012

martedì 8 maggio 2012

di quanto visto nella settimana milanese del design

Pensavo: di quanto visto nella settimana milanese del design ciò che resta sono forse quegli oggetti scevri di fronzoli che hanno lavorato sullo slittamento delle convenzioni, dei codici ...  Oggetti poetici che lasciano appena affiorare l'importanza del progetto e tu lì come in bilico a cercare di coglierla. Certi materiali, certi colori ... opaco o lucido?...  Legni che sembrano relitti raccolti sulla spiaggia e resine semi trasparenti, quasi gommose, come nebbia tra te e e il segreto delle cose.

giovedì 3 maggio 2012

La luce sulla tela

Lo sciabordare delle luci sulla tela, come una piccola onda del mare, silenziosa e clamante al tempo stesso...

mercoledì 2 maggio 2012

I colori delle cose

Se ne stava lì a innamorarsi dei colori delle cose ... e non è il caso, la vita non va così. Ci vuole disciplina e contare il tempo: uno, due, tre e poi... poi ti devi girare, che non torna.