lunedì 17 ottobre 2016

Le 72 microstagioni giapponesi, istanti esatti da riconquistare, attraverso un' App.

C’è un giorno esatto dell’anno in cui il primo canto delle rane riecheggia tra le rive dei fiumi o il profumo dei fiori di pesco inebria i frutteti. Notti in cui il terreno gela e l’indomani la rugiada dipinge di bianco l’erba dei campi. Istanti precisi in cui la natura ripete instancabile i suoi cicli... L’antica tradizione giapponese dell’osservazione della natura e della volte celeste, tramanda da secoli un calendario di 72 microstagioni. Ogni quattro o cinque giorni, suggerisce con poetica attenzione, di volgere lo sguardo verso qualcosa. Adesso esiste  un App “72 Seasons”, sviluppata dal Utsukushii Kurashikata Institute, che ci racconta ogni microstagione e ci regala l’opportunità di riconquistare il tempo riscoprendo la magia della natura.

lunedì 12 settembre 2016

La mostra senza didascalie

La mostra di Nathalie Du Pasquier alla Kunsthalle di Vienna è senza didascalie. "Se non ha niente da leggere, la gente guarda" afferma la storica cofondatrice del gruppo Memphis. Difficile non darle ragione.

mercoledì 30 marzo 2016

Aspetta primavera

Ogni anno poi arriva il senso di attesa della primavera.

martedì 29 marzo 2016

La banalità del male

Se davanti alle domande fondamentali ti chiedi: chi sono io per giudicare? Sei già perduto.
Hannah Arendt, La banalità del male

martedì 22 marzo 2016

Elogio di un piccolo editore

Mette i caratteri usati per titolo, sottotitolo e testo con il relativo designer, mette i tipi di carta e le cartiere, che hanno realizzato la copertina e la restante parte del libro. Mette il traduttore, il curatore editoriale, l'impaginatrice e la cover design, l'art director e l'ufficio stampa. E io mi leggo tutto con attenzione, mi piace immaginare tutto il lavoro che c'è dietro, mi piace guardare i caratteri e collegarli ad un nome, mi piace toccare la carta e sapere a cosa corrisponde la diversa texture. E' così che si fa! La casa editrice in questione è la Nutrimenti.

lunedì 21 marzo 2016

Making Toast

Per quanto ne so, questo significa vivere, dare il giusto peso al tempo che passa.
Roger Rosenblatt, Una nuova vita

giovedì 3 marzo 2016

Bastano poche parole

...il noto disegno di un volto caro.
Ivan Turgheniev, Padri e Figli

mercoledì 2 marzo 2016

Inizio di giornata

Trovato scritto da qualche parte: non c'è vita prima del caffè.

lunedì 22 febbraio 2016

Umberto Eco

Davanti al successo mondiale del Nome della rosa... rivelò che tutto era nato da un'idea seminale, perché gli era venuta la strana voglia di avvelenare un monaco. Poi spiegò che scriveva con la pianta dell'abbazia sotto gli occhi, dando ai dialoghi il tempo necessario dei passi per andare dal refettorio al chiostro, perché occorre crearsi delle costrizioni per poter inventare liberamente.  E infine disse l'ultima verità, intima come una confessione: volevo che il lettore si divertisse... la scommessa di non cedere alla banalizzazione del sapere ma nello stesso tempo la capacità di costruirsi lettori, accendendo una passione, portandosela dietro fino a scoprire l'eresia estrema, una risata come movente di un delitto.
...E dietro i libri, borgesianamente e naturalmente, la biblioteca. Cinquantamila libri "moderni", milleduecento volumi antichi di cui lo scrittore parlava con la passione di una scoperta continua. Senza un catalogo, mossi continuamente dalle emergenze del conoscere, dalla curiosità di un lavoro, dalla memoria che cerca conferma, sapendo che una biblioteca raccoglie i libri che possiamo leggere, e non solo che abbiamo letto, perché è la garanzia di un sapere. 
Ezio Maro, Lo studioso che voleva divertire

martedì 19 gennaio 2016

Il lungo Natale di Mosca

Mosca con la neve è bella e piena di atmosfera, fatico molto a immaginarmela durante il periodo sovietico. A gennaio inoltrato è ancora disseminata di alberi di Natale, riccamente decorati, e nei locali sei ancora allietato da sottofondi natalizi. Essere stati senza  Natale a lungo deve essere pesato. A insegnamento di chi dice che il Natale non ha importanza. L'accostamento può sembrare azzardato ma ha il fascino di New York in certi film, in certi bei film di Natale. Così tanta neve non l'ho mai vista cadere. Incantevole Mosca.